domenica 1 agosto 2010

Educare oggi, educare ancora, ma educati da Dio stesso

Carlo Maria Martini, Educare nella postmodernità, Editrice La Scuola, 2010, pp. 160 , € 9,50 (a cura di Franco Monaco)

Nei testi del cardinale Carlo Maria Martini qui raccolti e presentati dal prof. Franco Monaco non si legge un'unica teoria dell'educazione, ma si respira una sapienza applicata all'azione educativa da parte di un maestro di vita spirituale. L'assunto è che Dio educhi il suo popolo e che l'educatore si lasci condurre da questa pedagogia divina.

Scrive Martini: "Sento parlare di emergenza educativa, di sfida educativa, di programmi pluriennali di formazione... Questo mi ricorda un momento particolare di “illuminazione” o “insight” che ebbi verso l’inizio del decennio degli anni ’80. Stavo recitando le Lodi mattutine… Mi colpì il primo cantico, che riproduceva una parte del grande inno con cui Mosè chiude il libro del Deuteronomio. Diceva a un certo punto così: Porzione del Signore è il suo popolo, sua eredità è Giacobbe. Egli lo trovò in terra deserta... lo educò, ne ebbe cura…’. Mi colpì in particolare l’espressione lo educò… Fu quella per me una intuizione decisiva. Vidi come il tema dell’educare non consista tanto nel darsi da fare dell’uomo per tirar fuori qualcosa dai suoi simili, ma anzitutto nel darsi da fare di Dio per educare il suo popolo e per educare i singoli del suo popolo. Mi parve allora che tutto il nostro programma educativo futuro avrebbe dovuto ispirarsi a questa azione di Dio educatore".

Il nuovo volume presenta il meglio del pensiero del “Martini educatore”, recuperando non solo la lettera “Dio educa il suo popolo” per il programma pastorale della diocesi ambrosiana del 1987-1989, o ampi stralci dalle lezioni tenute in occasione del conferimento al cardinale delle lauree “honoris causa” in Scienze dell’Educazione da parte dell’ Università Salesiana di Roma nel 1989 e da parte dell’Università Cattolica di Milano nel 2002 (“Un’educazione popolare e planetaria. Domande ai pedagogisti” e “La Bibbia, grande libro educativo dell’umanità”), ma valorizzando anche interessanti memorie autobiografiche sulla personale esperienza scolastica e formativa del cardinale: il suo noviziato, gli anni degli studi in filosofia e teologia, quelli di perfezionamento all’Istituto biblico e alla Gregoriana. E ci sono pure riletture di don Milani, lettere ai pedagogisti e agli educatori, testi omiletici e pastorali. In ogni caso - come spiega bene il curatore - quanto basta non per scoprire una teoria dell’educazione, quanto piuttosto una sapienza applicata all’azione educativa da parte di un maestro di vita.

In Martini colpiscono due cose : il suo proverbiale dominio di sé con la serenità che trasmette a chi gli sta intorno, ma anche la capacità di affrontare pertinentemente i profili critici della modernità. Egli non si nasconde le difficoltà e le vere e proprie delusioni educative, ma riesce sempre a generare un ottimismo sostanziale: "Educare è difficile, tuttavia è possibile e infine è bello".