Il Corriere della Sera ha pubblicato anticipazioni di un pensoso e lungo colloquio del card. Martini con don Luigi Verzè.
In questo parte del dialogo si toccano tre problemi scottanti e attuali: la pastorale delle coppie in siutazione irregolare, il celibato del clero ed il metodo di nomina dei vescovi.
Sul primo tema cito il paragrafo essenziale: "Io mi sono rallegrato per la bontà con cui il Santo Padre ha tolto la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani. Penso, però, con tanti altri, che ci sono moltissime persone nella Chiesa che soffrono perché si sentono emarginate e che bisognerebbe pensare anche a loro. E mi riferisco, in particolare, ai divorziati risposati. Non a tutti, perché non dobbiamo favorire la leggerezza e la superficialità, ma promuovere la fedeltà e la perseveranza".
Sull'obbligo del celibato per il clero: "È una questione delicatissima. Io credo che il celibato sia un grande valore, che rimarrà sempre nella Chiesa: è un grande segno evangelico. Non per questo è necessario imporlo a tutti, e già nelle chiese orientali cattoliche non viene chiesto a tutti i sacerdoti".
Infine: "L’elezione dei vescovi è sempre stato un problema difficile nella Chiesa. Nelle situazioni antiche in cui partecipava maggiormente il popolo, si verificavano litigi e molte divisioni. Oggi forse è stata portata troppo in alto loco ... Però l’attuale modo di eleggere i vescovi deve essere migliorato".
Fonte: Corriere della Sera
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