martedì 26 maggio 2009

Colloquio con don Verzè: divorziati, celibi e vescovi

Il Corriere della Sera ha pubblicato anticipazioni di un pensoso e lungo colloquio del card. Martini con don Luigi Verzè.
In questo parte del dialogo si toccano tre problemi scottanti e attuali: la pastorale delle coppie in siutazione irregolare, il celibato del clero ed il metodo di nomina dei vescovi.
Sul primo tema cito il paragrafo essenziale: "Io mi sono rallegrato per la bontà con cui il Santo Padre ha tolto la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani. Penso, però, con tanti altri, che ci sono moltissime persone nella Chiesa che soffrono perché si sentono emarginate e che bisognerebbe pensare anche a loro. E mi riferisco, in particolare, ai divorziati risposati. Non a tutti, perché non dobbiamo favorire la leggerezza e la superficialità, ma promuovere la fedeltà e la perseveranza".
Sull'obbligo del celibato per il clero: "È una questione delicatissima. Io credo che il celibato sia un grande valore, che rimarrà sempre nella Chiesa: è un grande segno evangelico. Non per questo è necessario imporlo a tutti, e già nelle chiese orientali cattoliche non viene chiesto a tutti i sacerdoti".
Infine: "L’elezione dei vescovi è sempre stato un problema difficile nella Chiesa. Nelle situazioni antiche in cui partecipava maggiormente il popolo, si verificavano litigi e molte divisioni. Oggi forse è stata portata troppo in alto loco ... Però l’attuale modo di eleggere i vescovi deve essere migliorato".

Fonte: Corriere della Sera

domenica 17 maggio 2009

Alla gioventù e alla Chiesa vorrei dire: abbiate coraggio!

C'è ancora qualcosa che la preoccupa nei giovani? O approva tutto?
A dire il vero, ciò che mi preoccupa è la mancanza di coraggio...Non mi pare che ai tempi della nostra infanzia e giovinezza fossimo così sensibilizzati alle ingiustizie come molti giovani del giorno d'oggi. Si adoperano per i senzatetto, per i bambini di strada, vanno in Sudamerica e in India per aiutare i più poveri. Questa disponibilità è straordinaria. E hanno anche meno paure nei confronti degli estranei, di altre religioni e Chiese. Queste constatazioni mi infondono grande speranza.
Eppure non sono del tutto soddisfatto. La mia generazione non ha potuto fare esperienze così importanti, forse l'hanno impedito o sostituito anche la guerra e la povertà. Molti di noi, però, hanno agito di conseguenza, hanno preso decisioni...
...Spesso mi viene da pensare a Gesù e al giovane ricco. Gesù l'ha considerato ideale per la sua cerchia di apostoli, ha cercato di conquistarlo e lo ha lodato. Ma il giovane ricco non ha saputo imboccare questo cammino e se n'è andato via triste...
...Alla gioventù e alla Chiesa vorrei dire questo: abbiate coraggio! Rischiate qualcosa! Rischiate la vostra vita. D'altro canto, chi dovrebbe mettere la sua vita su un piatto della bilancia, se non coloro che sono saldi in Dio!...
...La vita nel benessere apre ai giovani molte possibilità, più di quelle di cui disponeva la mia generazione. Più possibilità si prospettano, più le decisioni saranno difficili. Vorrei incoraggiare i ragazzi a scegliere e a non aspettare troppo a lungo. Chi non prende decisioni si lascia sfuggire la vita. Questo, al giorno d'oggi, è il pericolo più grande. In confronto, il rischio di prendere una decisione sbagliata che andrá corretta è decisamente inferiore.

Tratto da: Conversazioni notturne a Gerusalemme


martedì 17 marzo 2009

Conversando tra di noi, sulla scia delle “Conversazioni notturne a Gerusalemme” del Card. Martini

Milano, sabato 28 marzo 2009 sala Lazzati, via S.Antonio 5 (metrò Duomo)

Ore 9,15 Presentazione dell’incontro

ore 9,30 Tavola rotonda :

“Pensare in modo aperto: la prospettiva del libro di Martini”

Con Antonietta Cargnel, medico - Angelo Casati, presbitero - Mauro Castagnaro, giornalista - Rosanna Virgili, biblista - coordina Teresa Ciccolini, del Gruppo Promozione Donna

ore 11,15 pausa

ore 11,30 Interventi liberi

ore 13-14,15 intervallo

ore 14,15 Tavola rotonda:

“Costruire la cultura della relazione come ponte tra culture, generi e generazioni”

Con Giovanni Colombo, politico - Gianni Geraci, operatore culturale - Olfa Bach Baobab, mediatrice culturale - Rosangela Vegetti, giornalista - coordina Grazia Villa, presidente della Rosa Bianca

ore 16 pausa

ore 16,15 interventi liberi

ore 17,30 conclusioni

domenica 15 febbraio 2009

Gli auguri del card.Tettamanzi per gli 82 anni del card. Martini

Eminenza carissima,

viviamo il tuo ottantaduesimo compleanno come si celebra una ricorrenza di famiglia. E’ una esigenza del cuore, per me e per l’intera Diocesi, esprimere stima, gratitudine e molto affetto. Sono convinto che questo sentimento non sia solo della nostra Chiesa: molti uomini e donne delle nostre città, anche non credenti e di altre fedi, avvertono come un dovere questa riconoscenza e così si uniscono a noi.

“In una società senza padri – mi confidavi in occasione del corale sconcerto nei giorni della sua morte – Giovanni Paolo II era diventato in qualche modo il padre di tutti”. Anche noi ambrosiani nei tuoi confronti sentiamo vibrare qualcosa di questa paternità.

Una paternità luminosa, sicura e discreta, che ci ha insegnato ad aprire con venerazione ed amore il Libro delle Scritture, a riconoscervi le viscere di tenerezza di Dio, a custodire uno sguardo di speranza sull’uomo e sulla storia.

Una paternità che ci ha incamminato decisamente sulla via dell’ascolto e del dialogo – come scrivevi – per “imparare a leggere la città con occhio caritatevole, paziente, misericordioso, amico, propositivo e cordiale…, a riconoscere il bene che c’è nel cuore di tanta gente della città ed il bisogno di Dio che consciamente o inconsciamente sono in molti” (Lettera Alzati, va a Ninive la grande città!).

Il senso di riconoscenza e di paternità è per me del tutto singolare: dalle tue mani ho ricevuto il dono e la responsabilità dell’ordinazione episcopale e – poi – quel pastorale di San Carlo che, consegnando nelle mie mani, hai giustamente definito “pesante”. Devo confidarti, a distanza di anni, che mi sono state di grande aiuto, nel portarlo, la tua nascosta ed evangelica presenza, il senso di fiducia e piena libertà che mi hai lasciato, soprattutto quella preghiera di intercessione che hai innalzato dalla terra di Gesù e da Roma e ora da Gallarate continui ad assicurare per tutti noi. E’ un dono assai prezioso, un vero balsamo del cuore che ci riempie di consolazione e su cui desideriamo contare a lungo. Così come ci rallegrano la tua presenza in questa terra benedetta dei santi Ambrogio e Carlo e la testimonianza di fede e di saggezza che diffondi vivendo il dono del sacerdozio, della predicazione e della malattia.

Grazie Eminenza. Siamo in tanti a porgerti gli auguri.

A te che hai scelto Pro veritate adversa diligere, siano date in pienezza Gaudium et pax.


+ Dionigi card. Tettamanzi

Arcivescovo di Milano


(Articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 14 febbraio 2009)

Martini scrive ai giovani

Lunedì 16 febbraio, all’Università degli Studi di Milano, presentazione del volume “Liberi di credere”, una raccolta di interventi, in gran parte inediti, dell’Arcivescovo emerito, edita da In dialogo.

In occasione del compleanno dell’arcivescovo emerito Carlo Maria Martini (82 anni il 15 febbraio), lunedì 16 febbraio, alle 18, presso la Sala di Rappresentanza dell’Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono 7), verrà presentato il volume del Cardinale Liberi di credere. I giovani verso una fede consapevole (In dialogo). Intervengono don Antonio Mazzi, presidente della Fondazione Exodus, e Luigi Accattoli, vaticanista del Corriere della sera. Coordina Fabio Pizzul, direttore di Radio Marconi.
Liberi di credere è una raccolta di interventi in gran parte inediti, rivolti ai giovani dal cardinale Martini nel corso del suo ricco magistero milanese, dal 1980 al 2002. Si tratta di testi mai arrivati al grande pubblico, che mostrano la grande passione educativa e la sconfinata fiducia posta dall’Arcivescovo emerito nelle nuove generazioni e nella loro capacità di sognare e realizzare un mondo migliore. L’opera ripercorre le tappe del magistero di Martini, dagli incontri della Scuola della Parola, che guidò personalmente per molti anni, alla celebrazione dell’Assemblea di Sichem, dal cammino delle Sentinelle del mattino fino al Sinodo dei Giovani legato al grande Giubileo del 2000. Nel testo trovano posto anche gli interventi più importanti rivolti ai giovani di Azione Cattolica, con i quali il cardinale Martiniha vissuto un percorso intenso e pregnante, condividendo momenti di slancio e grande profondità spirituale. Infine, in apertura di volume, viene riprodotta una bellissima, ma poco conosciuta, lettera rivolta «ai giovani che non incontro», che aiuta a comprendere ragioni e sogni del cardinale nel suo rapporto con i giovani.

Le sue parole

Scrive Carlo Maria Martini: «Il cuore umano - il tuo, il mio, di tutti - è più ricco di quanto possa apparire; è più sensibile di quanto si possa immaginare; è generatore di energie insperate; è miniera di potenzialità spesso poco conosciute o soffocate dalla poca stima di se stessi, dalla frustrante convinzione che “tanto è impossibile cambiare qualcosa... tanto io non ce la faccio!” Prova a interrogarti sulle verità che stanno nel più profondo di te. Non esitare a porti domande fondamentali. Ascoltati nel profondo. È un tuo diritto interrogarti per conoscerti nelle tue luci e nelle tue ombre, per sapere da dove vieni, dove stai andando, che senso ha la tua vita. Non rifiutarti di pensare, ragionare, riflettere: temi piuttosto chi volesse soffocare questa tua capacità. Nel silenzio di qualche momento cruciale sentiti voluto bene da Dio e cerca di conoscere Gesù. Quando lo conoscerai lo sentirai vicino, amico, vivo. E quando farai l’esperienza di far sbocciare un sorriso, accendere una speranza nella vita degli altri, t’accorgerai che anche nella tua vita ci sarà più luce, più senso, più gioia».

sabato 14 febbraio 2009

Nuova antologia di testi del Cardinal Martini

Di prossima uscita, il volume, 'Incontro al Signore risorto', è una raccolta di discorsi, omelie, catechesi, corsi di esercizi spirituali, interventi ai vescovi della Cei dell'arcivescovo emerito di Milano pronunciati da Martini prima che si ritirasse. Il libro, edito dalla San Paolo a cura di Giuliano Vigini, ha avuto l'imprimatur del porporato. "Sono particolarmente grato di questa antologia esemplarmente curata", ha detto.

Il dialogo con le voci "al di fuori del mondo cristiano ufficiale", l'inferno come "possibilità tragica e necessaria", l'esortazione a scrollarsi di dosso "un mondo che ha paura del futuro", la ricerca di Dio "intessuta di ombre e luci, nascondimenti e manifestazioni", il senso della Quaresima e della conversione. Sono alcuni dei temi affrontati nel nuovo libro del cardinale Carlo Maria Martini.

"Anche al di fuori del mondo cristiano ufficiale risuonano voci pensose, che invitano l'uomo d'oggi a rimettersi davanti all'arduo, ma imprescindibile problema della trascendenza", cosí Martini, in un passaggio riportato sul libro. "Senza strumentalizzare frettolosamente queste voci, occorre consolidare un dialogo e un consenso tra tutti coloro che cercano onestamente la verità ultima dell'uomo al di là dei desideri immediati e delle realizzazioni pratiche, in cui l'uomo si esprime. Anche nelle nostre comunità dobbiamo svolgere quest'opera culturale, che disintossica l'uomo d'oggi dalla suggestione contagiosa di essere il centro, orgoglioso o disperato di tutto".

La ricerca di Dio? "A noi risulterebbe certamente più facile credere a un Dio che utilizza il palcoscenico della storia per un grande spettacolo pirotecnico", scrive Martini.

sabato 31 gennaio 2009

Carlo Maria Martini legge Mt 17

Carlo Maria Martini legge Mt 17 il 10 ottobre 2008 nel corso dell'iniziativa "La Bibbia Giorno e Notte".
In occasione del sinodo dei vescovi sulla parola di Dio la Rai propizió la lettura in diretta di tutta la Bibbia per una intera settimana.
La voce un po' spenta del Card. Martini, già ritirato ed ammalato, ci emoziona ancora oggi.