“Ho vissuto un’esperienza molto bella, indimenticabile e non posso tenerla per me. Il “Maestro della Parola” che tanto ha parlato e tanto ha scritto, ora non riesce piu’ né a parlare né a scrivere, ma è sereno e fa capire bene il suo pensiero: è in attesa di incontrare Colui che ha desiderato per tutta la vita.
A differenza del Papa Giovanni Paolo II che quando non riusciva a parlare per la sua avanzata malattia si indispettiva, Martini è dolcemente rassegnato.
Ha chiesto che celebrassi la Messa a cui lui ha concelebrato. Ha voluto la predica dopo il Vangelo, io ero molto emozionato di dover predicare davanti a lui. Alla Consacrazione si è fatto sorreggere per stare in piedi. Alla fine ci ha benedetti e ha fatto capire di portare la benedizione ai fedeli”.
Sono contento che attraverso questo servizio che compio periodicamente Vi arrivi la benedizione di un Sant’uomo. Sto leggendo il suo libro “Rischiare e giocarsi” in cui sono state raccolte delle conferenze che lui aveva rivolto ai seminaristi e ai giovani sacerdoti.
Queste pagine mi arrecano un beneficio spirituale che non avrei immaginato, ancora una volta ringrazio il Signore per aver dato alla Chiesa di Milano questo grande Arcivescovo.
Allego la foto che don Romano mi ha inviato qualche settimana fa, quando era andato anche lui dal Cardinale e mi aveva pregato di diffonderla.
Un’Ave Maria…insieme al card.Martini. A presto don Luigi Milani
Nella foto, insieme al card. Martini ci sono vari preti del seminario di Venegono. In piedi: don Francesco Scanziani e don Ennio Apeciti; accosciati: don Aristide Fumagalli, don Virginio Pontiggia e don Romano Martinelli
Nella foto, insieme al card. Martini ci sono vari preti del seminario di Venegono. In piedi: don Francesco Scanziani e don Ennio Apeciti; accosciati: don Aristide Fumagalli, don Virginio Pontiggia e don Romano Martinelli
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