Timoteo è discepolo fedele e collaboratore dell'Apostolo Paolo; viene scelto per numerose missioni presso le chiese; è coautore di alcune lettere di Paolo e destinatario di due di esse; è formatore di cristiani a partire dalla formazione e dall'esempio di vita del suo maestro: discepoli che, a loro volta, ne educheranno altri.
Timoteo, a differenza di Barnaba e di Marco, non ha mai avuto contrasti con l'Apostolo perché, da quell'uomo devoto che era, si piegava volentieri al carattere non facile del maestro. È importante la virtù di saper collaborare con persone difficili. Si ha anzi l'impressione che Timoteo corregga in qualche modo la durezza di Paolo, che metta pace e infonda calma pur portando il peso di una responsabilità in seconda posizione.
Tuttavia anch'egli ha il suo lato debole: è fragile, avverte la solitudine quando rimane solo, si sente frustrato e indeciso, ed è bello, a mio avviso, specchiarsi nei suoi doni e nei suoi momenti di difficoltà, di prova.
C. M. Martini, La via di Timoteo, p. 12-13
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